Merano
Lino Capolicchio è nato a Merano il 21 agosto del 1943, ho trascorso qualche giorno nella cittadina alto atesina per vedere i luoghi di Lino bambino e raccogliere qualche testimonianza. Tutte le città con il tempo cambiano il loro aspetto, non in modo sostanziale, ma in un modo più sottile, e senza dubbio più inquietante, ma lasciamo la parola a Lino
"E finalmente arriva un bel personaggio in Fuori mira me ne offre la possibilità un giovane regista svizzero Erik Bernasconi. La notizia incredibile per me è che tranne tre giorni da girare a Bolzano, tutto il resto verrà girato a Merano, la mia cittadina natale! Ho una trafittura al cuore nel rivedere Merano . Troppi conti non tornano, troppe cose sono scomparse e me la rendono irriconoscibile. i miei punti di riferimento barcollano, alcuni sono proprio spariti. La storica Cappelleria sotto i portici dove si serviva mia madre, non esiste più. Anche la famosissima libreria Poetzelberger, che aveva resistito a tutto, anche alla guerra, si è arresa ad un noto marchio di abbigliamento. Dei quattro cinema da me frequentati da bambino, uno soltanto è in vita e d è in lingua tedesca. Sono smarrito ,Villa Putz è stata demolita, ed è stata sostituita da una orripilante scatola in cemento dipinta di giallo che fa orrore solo a guardarla, la piazzetta Steinach è diventata un piccolo parcheggio..... ma c'è un particolare un episodio particolare che riguarda la lavorazione di Fuori mira e che voglio raccontare. C'è una scena del film che mi vede protagonista e che si svolge in una farmacia. Bernasconi ha scelto come location Madonna, una farmacia dove andavo con mia madre è che è rimasta sempre impressa nella mia memoria di bambino perché ero terrorizzato dalla vipera scolpita sul battente della porta di ingresso."
Lino Capolicchio D'amore non si muore pag 238
Lino quindi nel 2013 era tornato in una Merano che non riconosceva, ma ha avuto questa grande gioia di poter entrare in luogo della sua infanzia e probabilmente stavolta non aveva più paura del serpente scolpito sulla porta di ingresso!
Sono andata alla Farmacia Madonna, e ho avuto la possibilità di parlare con Maria Cristina la proprietaria, che si ricordava benissimo di Lino, e di come suo marito subito lo riconobbe, Lino che non ritrovava più la sua Merano le chiese se sapeva dover poter trovare foto che mostrassero la cittadina come era un tempo, raccontò quanto lui e sua mamma fossero due gocce d'acqua, il famoso episodio del festival del cinema di Mosca, quando Lino non vinse come migliore attore per L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale per uno solo punto e il premio andò a Jack Nicholson per Qualcuno volò sul nido del cuculo.
Lino fece dono alla farmacia di una sua foto con dedica, per lui lavorare in un posto che frequentava con la mamma fu una grande gioia.
Siamo nel 2023, sono quindi passati 10 anni dalle impressioni meranesi di Lino, e qualcosa è cambiato, sicuramente Villa Putz non è riemersa, e la "Scatola di cemento dipinta di giallo" è sempre là ma la sua facciata è diventata meno orribile e anonima, il comune ha fatto apporre una scritta , HAUS PUTZ, e fatto appore la targa in onore di un pittore meranese nato in quella casa, in più credo, con l'occasione abbiano dato una mano di colore alla facciata, ora di un bianco sporco, grigiolino, sicuramente più sobria e meno fastidiosa da vedere.
Vedute della vecchia Merano e non solo le ho trovate a Palais Mamming sede del Museo Civico di Merano, qui ho fotografato il manifesto pubblicitario della Cappelleria sotto i portici dove si serviva la mamma di Lino, Eufemia.
E' stato un viaggio molto emozionante per me, ringrazio in primis Maria Cristina della sua gentilezza, e tutte le persone che ho incontrato a Merano e che mi hanno dedicato un po' del loro tempo.
Miriam Comito
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