FIORILE

 


"Arrivano due proposte in  contemporanea. L'amico regista Gianni Lepre, che deve girare una detective- story tra le sabbie della Tunisia, mi vuole come protagonista e i fratelli Taviani mi vogliono per una partecipazione straordinaria nel loro prossimo film Fiorile.



L'idea è quella di riuscire a fare entrambe le  cose.....ma l'impresa si rivela impossibile, così alla fine rinuncio a Lepre e scelgo i Taviani.

Sono molto diversi, sia fisicamente, che caratterialmente, ma li unisce un'idea estetica comune....Girano una sequenza ciascuno, e sono molto attenti ai dettagli, alle sfumature minime, agli sguardi....Le ultime riprese per me sono al cimitero monumentale di Galluzzo, e lasciare quel set sarà un vero dispiacere. Lavorare con i Taviani è pura felicità."

                                          Lino Capolicchio  D'amore non si muore pag.204



Già avevo deciso, da tempo che il prossimo post di questo blog dedicato a Lino Capolicchio sarebbe stato su Fiorile, Un film dei fratelli Taviani del 1993, e la gestazione è stata molto lunga, un po' per gli impegni di lavoro, un po' per la difficoltà del tema, non tanto del film specifico in questione, quanto in generale dell'opera dei Taviani, le loro opere è come se fossero ammantate da un'aurea al contempo percepibile e immateriale. Raccontano i fatti storici, in un modo poetico, leggendario, creando degli Exempla, Il loro stile è a mio avviso definibile Realismo magico, al pari di  quello letterario di Gabriel Garcia Marquez e Francis Scott Fitzgerald (entrambe tra i miei autori preferiti).



Fiorile,in cui Lino interpreta Luigi, l'ultimo della famiglia dei Benedetti, che torna in Toscana con la moglie e i figli, per trovare l'anziano padre, che da bambino lo allontanò dalla terra natia, per farlo si studiare in Francia, ma soprattutto per allontanarlo dalla leggenda dell'oro.



Il film  è una riflessione sul potere distruttivo della ricchezza, quando non raggiunta lecitamente, doveva inizialmente chiamarsi ORO, ma avendo altri autori depositato questo titolo, per un film mai realizzato, i Taviani furono costretti a cambiare titolo è scelsero Fiorile, dal nome rivoluzionario di uno dei mesi dell'anno.

L'avidità personale genera sofferenza ad altri questo è il messaggio che i Taviani vogliono far passare con questo film, che pur nascendo da una leggenda toscana che fu loro raccontata dalla mamma, vuole andare a parafrasare il mondo attuale- siamo nei primi anni 90'.....



Lino tra il ruolo da protagonista, con Lepre e una partecipazione straordinaria con i Taviani, scelse la seconda, probabilmente molti altri suoi colleghi avrebbero scelto il ruolo da protagonista, ma Lino scelse la poesia.

 La macchina con a bordo gli ultimi dei Benedetti fa un  viaggio spazio tempo, attraverso la narrazione che Luigi fa alla moglie e ai suoi figli del perchè la sua famiglia invece di Benedetti venne soprannominata Maledetti, raccontando cosa era successo quando i soldati napoleonici arrivarono in Toscana, con l'oro del raggimento sottratto da un componente della famiglia a Jean il soldato francese che ne era custode, e che sarà condannato a morte per questo, per poi arrivare ai primi del 900' con altre malefatte, e, infine, arrivare a Massimo il padre di Luigi, che sentiva pesare su di lui la maledizione dell'oro. 

Luigi e la sua famiglia tornano in Francia, i bambini avranno qualcosa da ricordare.

C'è una bella intervista di Lino che parla dei fratelli Taviani e ci sono dei filmati dell'archivio luce riguardanti Fiorile molto interessanti

                                                             Miriam Comito

https://www.youtube.com/watch?v=p-8s0s05riI

https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/search/result.html?temi=%22Film%20Fiorile%22&activeFilter=temi

                                                            

                                   

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